L’attenzione verso il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale sta spingendo sempre più famiglie italiane verso la scelta di sistemi di riscaldamento come le stufe a pellet. Oltre a garantire un’efficienza termica elevata e costi di gestione contenuti, questi apparecchi possono beneficiare di numerosi incentivi economici previsti per tutto il 2025. Si tratta di agevolazioni pensate per chi decide di installare un nuovo generatore o sostituire un impianto datato, con vantaggi fiscali e contributi diretti che possono coprire una parte significativa delle spese.
Il panorama normativo offre, oggi, diverse possibilità di detrazione o rimborsi, sia a livello nazionale che regionale, con requisiti specifici legati all’efficienza del prodotto, alla classe ambientale e alle modalità di installazione. Tuttavia, per accedere correttamente agli aiuti disponibili è fondamentale conoscere le condizioni previste da ciascun incentivo, i documenti da presentare e le tempistiche da rispettare.
Per la stesura di questo articolo abbiamo chiesto a Hotomatic, azienda che produce e vende stufe a pellet ad alta efficienza, di aiutarci a fare chiarezza sulle agevolazioni più importanti in vigore nel 2025, offrendo una panoramica utile a chi sta valutando un investimento intelligente e sostenibile per la propria abitazione.
Principali agevolazioni attive per l’acquisto di stufe a pellet nel 2025
Nel 2025 sono attive diverse misure a sostegno di chi decide di installare una stufa a pellet o sostituire un vecchio impianto con un modello più efficiente e rispettoso dell’ambiente. Queste agevolazioni si suddividono tra detrazioni fiscali, contributi diretti e bandi regionali, pensati per incentivare la transizione verso sistemi di riscaldamento a basse emissioni.
Tra gli strumenti più diffusi troviamo il Bonus Ristrutturazione, che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di una stufa a pellet, purché l’intervento rientri in lavori di manutenzione straordinaria. La detrazione è valida fino al 31 dicembre 2025 e viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Un’altra opzione interessante è il Bonus Mobili, accessibile anche senza ristrutturazione edilizia, che prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 5.000 € per arredi e stufe efficienti, anch’essa da suddividere in 10 anni.
Infine, merita attenzione l’Ecobonus, dedicato a chi acquista stufe ad alta efficienza energetica (con almeno l’85% di rendimento). In questo caso la detrazione può variare dal 36% al 50%, a seconda che si tratti di prima o seconda casa.
Requisiti tecnici e modelli certificati: cosa serve per ottenere gli incentivi
Per accedere alle agevolazioni previste nel 2025, è indispensabile rispettare una serie di requisiti tecnici e normativi, validi sia per i bonus fiscali che per i contributi diretti. L’elemento centrale riguarda le caratteristiche della stufa installata, che deve rispettare determinati standard di efficienza energetica e impatto ambientale.
In particolare, la stufa deve avere una certificazione ambientale di almeno 4 stelle, ma per la maggior parte dei bandi regionali e per ottenere i massimi benefici dal Conto Termico, è richiesta la certificazione 5 stelle secondo il D.M. 186/2017. Le stufe a pellet 5 stelle di Hotomatic rientrano nei requisiti per ottenere gli incentivi. Queste stufe sono in grado di garantire un rendimento energetico superiore all’85%, con emissioni ridotte di polveri sottili, CO e NOx, e rappresentano oggi lo standard di riferimento per chi vuole abbinare risparmio economico e sostenibilità ambientale.
Hotomatic propone un ampio catalogo di modelli certificati 5 stelle, sia ad aria che idro, progettati per rispondere a tutte le esigenze abitative e conformi ai requisiti richiesti per l’accesso agli incentivi. Inoltre, per beneficiare delle agevolazioni è necessario affidarsi a installatori abilitati, utilizzare pagamenti tracciabili, e in caso di detrazione, inviare la documentazione richiesta (come la comunicazione ENEA) entro i termini previsti.